Toc toc, c’è qualcuno?
Le mie vacanze sono finite ed è strano trovarmi di fronte a uno schermo e non davanti al mare. Queste tre settimane sono volate, scivolate via con una leggerezza che quasi ho fatto difficoltà ad afferrare. Risale a tre settimane fa il mio ultimo post, ma a me sembra ieri che annunciavo la mia imminente partenza. Succede anche a voi? Per carità, non mi dispiace essere tornata alla mia routine e al mio blog, ma non avevo tutta questa fretta… non avrei detto NO a qualche settimana in più. Malinconia a parte, che ne ho ancora da vendere, cerchiamo di risollevare un po’ l’umore con una carrellata di prossime uscite. Se le ferie ci avevano prosciugato il conto in banca, pensate ora ai nuovi titoli che andremo a inserire nella nostra wishlist. O forse è meglio non pensarci? Ormai siamo proiettati verso Natale e significa solo una cosa: chiederemo libri in regalo!
Ho selezionato una serie di titoli che possono accontentare un po’ tutti e abbracciano diversi generi. Due thriller, uno della casa editrice Corbaccio e uno della Tre60, promettono intere notti passate a fare le ore piccole. Le protagoniste sono due donne e ad entrambe è stato nascosto qualcosa. Non ci resta che comprare i titoli per scoprirlo…
Ritorna in libreria anche Fabio Genovesi, autore che ho tra i miei scaffali ma che ancora non ho avuto modo di “conoscere”. Forse è arrivato il momento?
Sicuramente leggerò Pane al limone con semi di papavero perchè mi dà l’idea di un romanzo capace di scaldarti il cuore. E voi? C’è qualche titolo che vi interessa?
Io e te come un romanzo
Ci sono ferite che non si rimarginano, giorni che non si dimenticano. Come il giorno in cui Rachel ha detto addio al suo migliore amico, Henry Jones. Era una sera d’estate, e lei stava per trasferirsi dall’altra parte del Paese. Ma, prima di andarsene, si era nascosta nella libreria gestita dai Jones e aveva infilato una lettera nel libro preferito di Henry. Una lettera d’amore a cui Henry non aveva mai risposto. Ora, però, sono passati tre anni e quel giorno sembra lontano una vita intera. Perché nel frattempo il fratello di Rachel è morto, e lei è l’ombra di quel che era. Il dolore la soffoca, e l’unica via d’uscita sembra tornare a casa. Dalle cose che Rachel ama di più: la libreria e Henry. I due iniziano quindi a lavorare fianco a fianco, circondati dai libri, confortati dalle parole. E, mentre tra gli scaffali impolverati della libreria si intrecciano le storie di tutta la città, Rachel e Henry si ritrovano. Perché non c’è posto migliore delle pagine di un libro per ritrovare se stessi…
Il caffè dei piccoli miracoli
Eleonore Delacourt ha venticinque anni e ama la lentezza. Invece di correre, passeggia. Invece di agire d’impulso, riflette. Invece di dichiarare il suo amore al professore di filosofia alla Sorbonne, sogna. E non salirebbe mai e poi mai su un aereo, in nessuna circostanza. Timida e romantica, Nelly – come preferisce essere chiamata – adora i vecchi libri, crede nei presagi, piccoli messaggeri del destino, diffida degli uomini troppo belli e non è certo coraggiosa come l’adorata nonna bretone con cui è cresciuta, che le ha lasciato in eredità l’oggetto a lei più caro: un anello di granati con dentro una scritta in latino, “Omnia vincit amor”. Sicuramente, Nelly non è il tipo di persona che di punto in bianco ritira tutti i propri risparmi, compra una costosissima borsa rossa e, in una fredda mattina di gennaio, lascia Parigi in fretta e furia per saltare su un treno. Un treno diretto a Venezia. Ma a volte nella vita le cose, semplicemente, accadono. Cose come una brutta influenza e una delusione d’amore ancora più brutta. Cose come una frase enigmatica trovata dentro un vecchio libro della nonna, con accanto una certa citazione in latino… Un’incantevole storia d’amore che racconta perché può essere una fortuna far cadere la propria borsa nel Canal Grande, concedere un po’ di fiducia a un veneziano scandalosamente bello e accettare di sentirsi letteralmente mancare la terra sotto i piedi.
L’anno che è passato
Quando Jo si risveglia in fondo alle scale di casa e vede suo marito chino su di lei, non ha memoria di quel che le è successo. Per fortuna non si è fatta nulla di grave ma il colpo le ha provocato una amnesia breve che riguarda l’ultimo anno. Jo comincia con fatica a mettere insieme i tasselli della sua vita ma i ricordi sono confusi e il marito e i figli non sono di aiuto. Perché sembrano tutti volerle nascondere qualcosa? Niente e nessuno è come sembra e la protagonista dovrà confrontarsi anche con una se stessa che forse preferirebbe non ricordare…
La distanza tra le stelle
Augustine ha dedicato la sua esistenza allo studio delle stelle. Non ha mai avuto una famiglia, né un vero amore; ha invece sempre avuto il suo telescopio, lassù, in un osservatorio astronomico nell’Artico. Così, quando scatta un allarme rosso e tutti gli altri scienziati vengono richiamati a casa, lui rifiuta di seguirli: è vecchio, non ha nessuno cui tornare, e ha scorte sufficienti per il tempo che gli resta. Poi le comunicazioni con l’esterno si interrompono del tutto e ad Augustine non rimane che guardare verso il cielo. E attendere. Sully ha sacrificato tutto per diventare astronauta. E la missione dell’Etere è stata un successo: lei entrerà nella Storia come il primo essere umano ad aver messo piede su Giove.
Eppure, quando la navicella spaziale è ormai vicina all’atmosfera terrestre, le comunicazioni con la base s’interrompono. Atterrita, Sully lancia un SOS, sperando che qualcuno lo raccolga.
E qualcuno, nell’angolo più remoto della Terra, risponde. Grazie a quel filo invisibile, la distanza siderale tra Sully e Augustine si colma e le loro solitudini s’intrecciano in un rapporto cui entrambi si aggrappano come naufraghi, lontani eppure vicinissimi, entrambi spaventati e stupiti dalla realtà che devono affrontare.
E, mentre il mondo sembra scivolare in un silenzio assoluto, i due riscopriranno il vero significato della vita, e soprattutto della speranza.
Il mare dove non si tocca
Fabio ha sei anni, due genitori, e nove nonni. Nove, perché è l’unico bimbo della famiglia Mancini, e
i tanti fratelli del suo vero nonno -uomini solitari, impetuosi e pericolosamente eccentrici – se lo contendono per portarlo a caccia, a pesca e coinvolgerlo in mille altre attività assai poco fanciullesche. Così Fabio cresce senza frequentare i suoi coetanei, e il primo giorno di scuola sarà un concentrato di sorprese scioccanti: i suoi compagni hanno molti giocattoli e pochissimi nonni, e si divertono tra loro con giochi strani dai nomi assurdi – nascondino, rubabandiera, moscacieca. E infine, la scoperta più allarmante di tutte, sulla sua famiglia grava una terribile maledizione: tutti i maschi che arrivano a quarant’anni senza sposarsi impazziscono. I suoi nonni-zii sono lì a testimoniarlo. Per fortuna accanto a lui ci sono anche un padre taciturno ma affettuoso, la mamma, la nonna e una ragazzina molto saggia che va in giro vestita da coccinella. Una famiglia caotica che pare invincibile, finché qualcosa di totalmente inatteso accade e sconvolge ogni equilibrio. Giorno dopo giorno, dalle elementari fino alle medie, Fabio cercherà il sempre precario equilibrio tra un mondo privato popolato di storie, pieno di avventure e animato d’immaginazione, e il mondo là fuori, confinato in mille regole opprimenti e dominato dalla legge del più forte. Tra inciampi, amori improvvisi e incontri straordinari, in un percorso di formazione rocambolesco, poetico e stralunato, Fabio capirà che le stranezze sono il nostro inesauribile tesoro di unicità, e giungerà a scoprire la propria vocazione di narratore perdutamente innamorato della vita.
Pane al limone con semi di papavero
Anna, la sorella maggiore, bionda e delicata, e Marina il maschiaccio di famiglia, mora e rotondetta, sono cresciute insieme sulle spiagge di Mallorca.
Le loro strade si sono separate molto presto e mentre Anna è rimasta sull’isola, si è sposata e ha una figlia adolescente, Marina fa parte di Medici senza Frontiere e vive dove la porta il suo lavoro.
Quando giunge la notizia di una misteriosa eredità, le due non si vedono da molti anni: grazie al testamento di una donna di nome Dolores sono diventate le legittime proprietarie di un mulino e del piccolo panificio del paese.In un primo momento le sorelle non vedono l’ora di sbarazzarsene per continuare con le loro vite, ma trovarsi di nuovo unite in un progetto comune è strano e bello allo stesso tempo. Marina decide così di rimandare la partenza e fermarsi sull’isola fino a che non avrà scoperto il segreto che si cela dietro l’inaspettata donazione.
Grazie al panificio e alle antiche ricette di famiglia, Marina, Anna e sua figlia Anita troveranno la forza per scoprire chi sono davvero e affrontare i loro problemi, le bugie e le insicurezze.
E si scopriranno molto più forti e unite di quanto non sospettassero
Ogni piccola bugia
Il mondo di Amber Reynolds è fatto solo di suoni, rumori, voci. Ed è grazie a quelle voci frammentarie e confuse che lei capisce di aver avuto un incidente d’auto e di essere in una stanza di ospedale. In coma. Amber non ricorda nulla, ma una domanda la perseguita: com’è possibile? Io non guido quasi mai… Poi, tra quelle voci ne riconosce due, che diventeranno il suo unico contatto con il resto del mondo. Quelle di suo marito e di sua sorella. Ignari che Amber li senta, i due parlano, litigano, rivelano indizi. E lei intuisce di non potersi fidare di loro. Nascondono qualcosa. E, forse, non sono un’ancora di salvezza, bensì un pericolo vicino e insidioso. No, l’unico modo per scoprire cosa le è successo è ricostruire nella sua mente, passo dopo passo, gli eventi dell’ultima settimana, fino al momento dell’”incidente”. Ma Amber ha paura. È impotente, in balia di chi le sta intorno. E poi compare una terza voce, che lei non riconosce. È di un uomo che la viene a trovare la sera, quando gli altri sono andati via. E che le sussurra inquietanti minacce… Amber deve svegliarsi prima che sia troppo tardi. Perché deve proteggere il suo segreto. Deve portare a termine il suo piano…
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